Luca Agostini
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Il giardino secco, prima di essere tale, è l’espressione di una filosofia.E’ il punto di arrivo di una lunga riflessione, la condensazione di esperienze ed è una sorta di chiusura del cerchio.E’ il momento in cui il nostro pensiero si adatta davvero alla Natura, ai suoi ritmi e alle sue logiche.La definizione 'secco' non calza alla perfezione ma è quanto di più vicino ed intuitivo si possa adoperare per etichettare un nuovo pensiero che vuole giardini rigogliosi, profumati e fioriti ma di fatto privi di irrigazione artificiale.D'altronde, in Natura, chi bagna se non la pioggia quando e se arriva?! E forse per questo, la vegetazione spontanea non è lussureggiante ed emozionante? Certo che lo è, ed il segreto è molto semplice: ogni pianta vive dove le condizioni sono adatte per la sua esistenza, senza null'altro chiedere. Le piante che non vivono in giardino senza il nostro aiuto (acqua ma non solo), sono quelle non adatte! Le esplorazioni botaniche poi ci insegnano che le condizioni della flora mediterranea sussistono anche nel bush sudafricano, in alcune isole britanniche, nel chapparal californiano, sulle coste della Crimea, in alcune zone dell’Australia e così, per estensione, la nostra scelta botanica si allarga, pur mantenendo i criteri della coerenza ambientale.
Dobbiamo però indagare la Natura più a fondo: le piante devono nascere fin dal vivaio di coltivazione con un apparato radicale non spiralizzato, devono essere tendenzialmente giovani, prima della messa a dimora il terreno dovrà subire una lavorazione profonda per permettere alle tenere radici di scendere a cercare l’umidità. L’autunno sarà l’epoca migliore per allestire il nostro giardino naturalmente secco. La copertura del terreno attorno alle piante con del cippato o con delle pietre, darà effetto termoregolatore, riparerà il suolo dall'erosione e tratterrà l’umidità.Realizzare un giardino secco significa guardare la Natura ma anche il passato. Dalle antiche tecniche agricole si ricavano notevoli spunti, nati sempre nella fatica e nell’intelligente uso delle risorse. Un simile giardino conterrà gli elementi del viaggio, dentro e fuori di noi e ci porterà a scoperte inaspettate e gradite.Il giardino secco è, e deve essere, un giardino etico, sostenibile, gentile e di grande soddisfazione.
Luca Agostini
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